Da piccolo non riusciva a staccare gli occhi dal cielo. Il Sole, la Luna, i Pianeti, erano dei mondi immaginari che sperava un giorno di esplorare. Mattia Barbarossa, 20enne, ha realizzato oggi quei sogni da bambino. Due anni fa, ha lanciato una sua startup: si chiama Sidereus Space Dynamics, e recentemente, ha ottenuto un primo finanziamento di 1,5 milioni di euro, con gli investimenti di CPD Venture Capital e del fondo Primo Space.
A 15 anni vince una competizione della NASA
A 13 anni già tiene la sua prima conferenza, mentre a 15 anni è uno dei partecipanti di una competizione della NASA. La carriera di Mattia, malgrado la giovanissima età, sembra già aver preso una piega molto chiara, all’interno di quella che viene chiamata “space economy”.
Con la sua startup, si è inventato dei razzi di nuova generazione, che sono riutilizzabili, possono contenere materiali per un peso di 10kg e soprattutto sono in grado di ridurre di molto i costi di lancio. Entrando più nel dettaglio, il satellite è alto tre metri e mezzo (per fare un confronto un lanciatore classico è lungo 17 metri). Pesa 70 chili se vuoto e 2 tonnellate se rifornito. Questo è un modo per “miniaturizzare” le tecnologie spaziali.
Alimentato da perossido di idrogeno e bio-butano, grazie alla presenza di un sistema di rientro guidato, il veicolo garantisce un ritorno sicuro a terra in qualsiasi momento del volo, rendendolo operabile perfino da aree popolate e garantendo un riutilizzo totale del veicolo.
Tuttavia, una delle grandi novità che hanno attirato gli investitori, riguarda gli aspetti sostenibili del progetto. I veicoli, progettati da Mattia e dal suo team, usano luce solare, corrente elettrica e acqua come propellente: è alimentato con perossido di idrogeno e bio-butano. Ma soprattutto, il veicolo è in grado di rientrare sulla terra, in qualsiasi momento del volo, potendo essere quindi riutilizzato. Una soluzione che, se perfezionata, potrebbe essere applicata anche a razzi più grandi, aprendo alla startup degli incredibili scenari di mercato.
È l’Elon Musk italiano?
Dal 2019 a oggi la sua startup ha saputo crescere molto tanto che si è affermata come una delle realtà più promettenti che opera nel settore dei lanciatori spaziali. Il prossimo lancio del razzo EOS (questo è il suo nome) è fissato per il 2022. Mentre per il primo volo orbitale, bisogna attendere il 2023.