La finale di MasterChef Italia ha regalato al pubblico un epilogo avvincente e carico di pathos, degno coronamento di un’edizione ricca di talento, passione e colpi di scena. Ad aggiudicarsi il prestigioso titolo è stata Anna, trentaduenne di origini cinesi nata a Milano e oggi residente a Venezia, il cui percorso culinario ha saputo conquistare il palato e il cuore dei tre giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli.
L’incoronazione della vincitrice è avvenuta nel corso dell’ultima puntata del celebre cooking show Sky Original, prodotto da Endemol Shine Italy, andata in onda in esclusiva su Sky e in streaming su NOW. Con Anna, a contendersi il titolo sono stati Jack, content creator ventiseienne di Cesano Boscone, e Simone, imprenditore edile trentacinquenne di La Morra, mentre la quarta posizione è stata occupata da Mary, manager delle risorse umane trentenne originaria di Milazzo e residente a Villongo.
Alla neocampionessa è stato conferito un premio di 100.000 euro in gettoni d’oro, un prestigioso corso di alta formazione presso ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana e la possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette, intitolato “Pentole e Zodiaco”, in uscita l’11 marzo per Baldini+Castoldi.
La finale ha visto i tre protagonisti presentare un menù completo articolato in quattro portate, sottoposto al severo vaglio dei giudici. Proprio questa prova decisiva ha consentito ad Anna di imporsi, grazie a un percorso gastronomico che ha saputo coniugare tecnica e anima, tradizione e innovazione.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi, i quattro finalisti hanno condiviso impressioni, emozioni e riflessioni sul loro cammino e sulle prospettive future, offrendoci uno sguardo autentico e immersivo sulle sfide e sulle gioie che hanno accompagnato quest’avventura
ANNA
Anna, trionfatrice di questa edizione, ha raccontato con emozione il significato della sua vittoria: «Ho consegnato l’assegno a mio padre, un gesto di riconoscenza verso chi ha sempre creduto in me e si è sacrificato affinché io potessi coltivare le mie passioni. I nostri genitori non ci devono nulla, eppure danno tutto». Con un’intensa consapevolezza del proprio percorso personale e professionale, Anna ha sottolineato come ogni famiglia abbia la propria storia di rinunce e sacrifici: «Immagino che molte persone si siano riviste in me».
Ha poi ricordato con affetto il piatto della svolta, quello realizzato nella puntata con ospite Pablo Trincia, che le ha infuso la sicurezza necessaria per affrontare le prove successive. E non poteva mancare un omaggio alla madre: «Il piatto che mi ha segnato di più nella vita sono i ravioli dedicati a lei in finale». Guardando al futuro, Anna immagina uno spazio dove cucina e arte possano incontrarsi: «Un’oasi dove l’essere umano si riavvicina alla natura. Un sogno che necessita di fondamenta solide e tanto lavoro».
A proposito del mantenimento del segreto sulla vittoria, ha raccontato: «Mi sono nascosta a Venezia, uscendo di rado. Persino al supermercato, quando mi chiedevano chi avesse vinto, dovevo sviare la conversazione».
Infine, ha riflettuto sull’eredità lasciata da MasterChef: «Oggi mi fermano per strada, ma la mia vita quotidiana è rimasta la stessa. Mangio e dormo come ieri». Il suo viaggio tra Milano e Venezia continua, con nuovi progetti all’orizzonte.
JACK
Secondo classificato, Jack ha espresso una visione lucida e critica del proprio percorso: «Il menù della finale mi rappresenta, ma ho sempre avuto la sensazione che mancasse qualcosa. Non sarò mai soddisfatto al 100%». Questo perfezionismo, a suo dire, è una caratteristica intrinseca, che spesso lo rende spigoloso agli occhi degli altri.
Con lo sguardo già proiettato al futuro, Jack ha rivelato: «A maggio partirò per un road trip in Cina e, successivamente, voglio esplorare il Sud-est asiatico». La passione per la cucina orientale, profondamente radicata nella sua famiglia, sarà il filo conduttore di questo viaggio.
Sui social e sul suo futuro professionale, ha aggiunto: «Voglio dare una svolta, concentrarmi su me stesso e sulla mia cucina. È il momento di mettere da parte le paure e raccontare davvero chi sono».
Il rapporto con i giudici ha avuto alti e bassi, in particolare con Antonino Cannavacciuolo: «All’inizio avevo la sensazione che si aspettasse sempre qualcosa in più da me, ma col tempo ho capito e apprezzato il suo approccio. Locatelli resterà una voce nella mia testa con il suo modo unico di chiamarmi “Jack”, mentre Barbieri, empatico e caloroso anche fuori dalle telecamere, è quello che porterò maggiormente nel cuore».
SIMONE
Terzo classificato, Simone ha dichiarato di sentire già la mancanza della masterclass, nonostante le difficoltà incontrate: «Ci sono stati momenti di sconforto, tristezza e rabbia, ma è proprio questo il bello di MasterChef». Competitivo per natura, ha vissuto ogni prova con intensità, ma ha trovato anche amicizie sincere e inaspettate lungo il cammino.
A proposito della vittoria di Anna, ha dichiarato con sportività: «Se ha vinto, è perché se lo merita. Io non provo invidia, ammiro e apprendo da chi ha qualcosa da insegnarmi. Anna mi ha trasmesso la voglia di approfondire culture culinarie diverse».
Guardando al futuro, Simone si dice pronto a un passo alla volta: «Ho tanti progetti, ma voglio procedere con calma. Magari qualcosa è già in arrivo».
MARY
Infine, Mary ha raccontato la difficoltà di affrontare i commenti negativi ricevuti nelle prime puntate: «Non è stato semplice, ma riguardando le puntate e confrontandomi con chi mi è vicino, ho compreso che quella parte di me esiste ed è giusto mostrarla».
Il percorso a MasterChef, con le sue tensioni e le sue dinamiche, ha messo alla prova anche i rapporti interpersonali: «Quando sei dentro la masterclass, vivi le persone in maniera totalizzante. Finito il programma, alcune relazioni si sono raffreddate, altre sono state rivalutate».
Ha poi voluto ricordare l’importanza delle parole dei giudici: «Mi hanno insegnato a essere forte e a cercare sempre il lato positivo. Guardare mio padre negli occhi e riuscire finalmente a parlargli è stata la vera lezione di vita».
Con uno sguardo più sereno verso il futuro, Mary si dice oggi fiera del proprio percorso: «Dopo mesi di insulti, ora arrivano anche commenti positivi. Mi sveglio con un altro spirito».