Parliamoci chiaro, quando si parla di cinema non si può prescindere dalla trilogia del “Padrino”. Marlon Brando, Al Pacino, Robert De Niro. Solo a nominarli in sequenza ci brillano gli occhi. E Francis Ford Coppola è riuscito ad averli tutti insieme e fare la storia.
Tra i vari record, e 6 Oscar tra cui quelli come Miglior Film, Miglior Regista e Miglior Attore non protagonista a De Niro, va sottolineato che il secondo capitolo è senza dubbio il miglior sequel della storia. Un film che compie esattamente 50 anni dalla sua prima uscita e, per fortuna, oggi torna nelle sale italiane come evento speciale solo il 4, 5 e 6 novembre grazie ad Adler Entertainment.
Ma c’è di più. “Il Padrino – Parte II” uscirà con due differenti versioni restaurate: una originale con i sottotitoli e l’altra con il doppiaggio originale dell’epoca in audio stereo.
La storia dal romanzo di Mario Puzo
Basato sempre sul romanzo di Mario Puzo, la storia si sviluppa su due linee temporali parallele, raccontando da un lato la giovinezza di Vito Corleone (Robert De Niro) e la sua ascesa nel mondo del crimine nei primi del ‘900, dalla povertà in Sicilia fino alla leadership della mafia a New York, dall’altro le difficoltà nel presente di suo figlio Michael Corleone (Al Pacino), che tenta di mantenere ed espandere l’impero, affrontando tradimenti, inchieste governative e problemi familiari, cercando di consolidare il potere dei Corleone.
Il film esplora così i grandi temi del potere, del tradimento e della famiglia, rappresentando ancora oggi un mirabile esempio di grande arte cinematografica.
Il maestro Francis Ford Coppola
Una storia nelle mani di uno dei più grandi maestri della New Hollywood. Francis Ford Coppola da regista, scrittore e produttore ha vinto cinque volte il premio Oscar. La prima statuetta all’età di 31 anni per la sceneggiatura di Patton – Generale d’Acciaio scritta con Edmund H. North.
Tra i suoi capolavori c’è un meraviglioso Apocalypse Now, sempre con Marlon Brando, e ancora La Conversazione, I Ragazzi della 56° Strada, Rusty il Selvaggio, Dracula di Bram Stoker e Un’altra giovinezza.
La sua cifra stilistica coniuga magistralmente narrazione e impatto visuale, in una costante ricerca tra arte, stile e innovazioni tecnologiche che lo hanno reso anche un pioniere del cinema elettronico. Oggi è al cinema col discusso “Megalopolis”, presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024.