Se ne parla interrottamente da giorni, ha occupato intere pagine social e preso spazio nelle più importanti testate giornalistiche: insomma, “sì ‘na pret” è caso nazionale.
È iniziato tutto da un urlo che si è sentito in platea durante la prima serata del Festival di Sanremo 2025 poco prima che cominciasse il brano della cantante Rose Villain, in gara con la canzone “Fuorilegge”.
Si tratta di un complimento usato nella città partenopea per mostrare apprezzamento e indicare che la persona a cui è rivolto sia bella e attraente.
La frase, che tradotta significa ‘sei una pietra’, non è passata in sordina alla cantante, che subito ha condiviso la sua reazione ironica, pubblicando su Instagram uno scatto in cui indossa una maglia bianca con scritto ‘PRET’.
Per Rose Villain questo è il secondo anno di fila sul palco dell’Ariston, dopo il successo di “Click, boom!”
Questa volta, con “Fuorilegge”, l’artista manifesta le sue due essenze, quella dolce e quella più dark. Il brano parla del desiderio presente in ogni relazione, ma che a volte può essere logorante. Un’emozione tipica dell’amore che strugge e fa sentire vivi al contempo.
Ma se “Sì NA PRET” ha catturato l’attenzione dell’intero Paese, non da meno anche altri i momenti bizzarri e assurdi che sono accaduti nella storia del Festival sanremese:
Ricordiamo l’episodio che ha coinvolto il grande Pippo Baudo?
Il tentato suicidio in diretta durante l’edizione del 1995. Quando durante la serata, un uomo di nome Pino Pagano, si è seduto sulla balconata del teatro, volendosi buttare giù. Una volta accertata la veridicità delle sue intenzioni, il presentatore è subito intervenuto per scongiurare il peggio. Baudo, infatti, si è seduto a parlare con l’uomo, cercando di confortarlo e di dissuaderlo dal compiere l’insano gesto.
Eclatante anche l’edizione del 1986, protagonista assoluta di quel Sanremo, Loredana Bertè che con la sfacciataggine è salita sul palco dell’Ariston con un pancione sotto una tuta in lattex super attillata. In quell’occasione aveva cantato il singolo “Re”, ma tutti si limitarono a parlare del suo finto pancione, più che prestare attenzione alla performance.
Momento epico anche quello in cui l’attore John Travolta è chiamato ad alleviare il prurito ai piedi di Victoria Cabello. Nell’edizione 2006 la co-conduttrice, infatti, durante il Festival, si è vista massaggiare i piedi dalla star internazionale, che si è offerto da vero gentiluomo e senza indugio. (probabilmente l’influenza di Tarantino, amante dei piedi femminili, ha spinto John Travolta verso il gentil gesto).
Per non parlare dell’edizione 2011, in cui Roberto Benigni si è servito di un cavallo per fare il proprio ingresso trionfale sul palco dell’Ariston, volendo celebrare così i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Ed infine forse il momento più travagante di tutti, quello del 2020. Quello in cui le cattive intenzioni hanno raggiunto la massima espressione del trash: il “Bugo – Morgan” gate. In quell’anno hanno gareggiato in coppia con il brano “Sincero“. Ma durante la terza serata, qualcosa è andato storto. Morgan modifica il testo della canzone, inserendo una chiave provocatoria ed accusatoria contro il collega che lascia il palco amareggiato ed esterrefatto. Come dimenticare il volto perplesso e incredulo di Amadeus, davanti a quella scena tragicomica.
Ad ogni modo, sembra che a Sanremo 2025, al di là degli apprezzamenti coloriti, vi siano solamente buone intenzioni. Almeno così si spera…
Annamaria Martinisi