Sei serate con 30 artisti in gara che si sfideranno per entrare nella storia e vincere la 74° edizione del Festival di Sanremo e la possibilità di portare il proprio brano all’Eurovision Song Contest. È arrivata la settimana dell’evento più atteso, seguito, criticato e apprezzato da tutta Italia.
Ma cosa è cambiato in questi 74 anni? Ogni direzione artistica ha portato delle novità che hanno comportato delle evoluzioni. Amadeus, però, nei suoi anni di direzione artistica è riuscito a riportare il festival ai fasti di un tempo, riportando cantanti in gara che fino a qualche anno fa sarebbero stati definiti “super ospiti”.
Questo non rende Elisa, Marco Mengoni, Giorgia, Negramaro (giusto per citarne alcuni) meno importanti per il panorama artistico italiano, ma gli restituisce il gusto della sana competizione musicale, del confronto, del rischio di sbagliare, del rischio di uscire dalla propria zona di comfort e confrontarsi con il televoto, con i giornalisti e tutto ciò che questa macchina mediatica comporta.
Un’altra cosa che è cambiata negli anni è sicuramente la varietà di generi musicali, che quest’anno ha trovato la sua massima espressione. I cantanti, molto spesso, non vogliono etichette, come se fossero barattoli di pomodoro. Non a tutti piace riconoscersi in un unico genere, ma sta di fatto, che i generi ci sono eccome, soprattutto quest’anno.
Il rap, ad esempio, quest’anno troverà terreno fertile: si parte da Geolier con il suo brano “I p’ me, tu p’ te” che ha già fatto ampiamente parlare di sé, subito dopo l’uscita del testo. Il bello e il brutto del calderone di Sanremo passa tutto da qui. Un altro artista che in pochi avrebbero pensato di vedere a Sanremo è Ghali, il rapper italo-tunisino che dopo quattro album di grande successo, arriva al festival con il brano “Casa mia”, scritto insieme a Davide Petrella.
Andrea De Filippi, in arte Alfa, diventato quasi un’ossessione musicale con la sua “Bellissimissima”, si affaccia per la prima volta sul palco dell’Ariston con il brano “Vai”. Tra i vincitori di Sanremo Giovani che vanno di diritto nella categoria “Rap” abbiamo Clara, la cantante-attrice diventata famosa al grande pubblico per la sua partecipazione in Mare Fuori che a Sanremo, siamo sicuri con la sua solita grinta, porterà il brano “Diamanti grezzi”.
Poi, ancora, “Fragili”, il brano che porterà per la prima volta a Sanremo Guido Luigi Senia, in arte Il Tre. Anche quest’anno il Festival avrà tra i suoi concorrenti il rapper cantautore, nonché giudice di XFactor Italia, Dargen D’Amico che con la sua “Onda alta”, sta per abbattersi sul Festival. Si conclude con Rose Villain che sui social ha creato grandissimo hype per la sua “Click boom!” che promette di incendiare uno dei teatri più famosi d’Italia.
Fiorella Mannoia rappresenta esattamente l’essenza del “nuovo” Sanremo che punta, attraverso la competizione, a dare nuova luce a chi ha illuminato la nostra musica per decenni. La regina del pop italiano canterà sul palco dell’Ariston la sua “Mariposa”. Dopo la vittoria nel 2015 con “Grande amore” riesco il trio più famoso d’Italia “Il Volo” che canteranno “Capolavoro”.
Altro ritorno è quello di Mahmood con “Tuta Gold”. A proposito di ritorni, quest’anno a Sanremo un duo inedito che dopo aver infiammato tutta Italia con un tour di grande successo è pronto a far battere i cuori a tutta Italia: stiamo parlando di Renga e Nek con la loro “Pazza di Te”. Non potevano mancare I ricchi e poveri che dopo un amarcord che nessuno potrà mai dimenticare, tornano in gara con il brano “Ma non tutta la vita”.
Difficilmente troverete un entusiasmo grande come quello di Emma e dei Negramaro che attraverso i loro canali social stanno infiammando i loro fan, mostrandosi visibilmente emozionati, proprio come se fosse la prima volta. Un’altra prima volta, appunto, è quella di Gazzelle, in rappresentanza dell’Indie indipendente che porterò sul palco “Tutto qui”.
Pensavate che si fossero dimenticati del rock? Non temete, perché quest’anno all’Ariston torna la regina: Loredana Bertè. Altri ritorni graditissimi al grande pubblico sono quelli di Alessandra Amoroso, che ad oggi risulta tra i favoriti, e Sangiovanni, fresco di esordio da attore con la serie “Vita da Carlo”.
Poi ancora, Diodato, pronto a far tremare tutto l’Ariston dopo il successo di “Fai Rumore”.
Se Sanremo, dovesse essere una “questione di numeri”, le prime indiziate per la vittoria sarebbero Angelina Mango (La noia) e Annalisa (Sinceramente), che possano regalarci gli ennesimi tormentoni che non vediamo l’ora di ascoltare tutte le mattine in radio?
Tormentone è senza dubbio la prima parola che viene in mente se si ascolta anche solo una nota di “Italo disco”, il brano dei The Kolors che li ha rilanciati nella scena musicale italiana (e non solo) e li ha riportati sul palco dell’Ariston con il brano “Un ragazzo una ragazza”. Prime volte anche per il gruppo La sad, il cantautore Maninni, Fred De Palma, Big Mama, I Santi Francesi.
Insomma, quest’anno il festival, oltre ad essere una questione di cuore, è anche, e soprattutto, una questione di genere, ed è questa la più bella evoluzione non solo del festival, ma di tutto il panorama musicale italiano.