Dopo la carne sintetica, dagli Stati Uniti arriva una nuova sfida che punta a sostituire le api nella produzione del miele.
Si tratta della startup con sede in California, MeliBio, che utilizza una tecnologia proprietaria per produrre vero miele senza api, e ciò fornisce soluzioni a diversi problemi di sostenibilità e catena di approvvigionamento dell’industria del miele per un valore di $ 9 miliardi nel 2020.
Studi recenti mostrano che l’unica dipendenza del settore sulle api mellifere sta costringendo 20.000 api selvatiche e autoctone ad allontanarsi dai loro habitat e scomparendo a un ritmo accelerato. Inoltre, la filiera globale del miele incontra difficoltà nel tenere il passo con la domanda, con i recenti raccolti di miele fortemente influenzati dai cambiamenti climatici che causano basse rese di miele e volatilità dei prezzi.
«MeliBio è stata fondata con la missione di produrre cibo in modo da salvare il nostro pianeta Terra ponendo fine al nostro uso delle api nella produzione di miele e contribuendo così a ripristinare la biodiversità delle api tra autoctone e api selvatiche in tutto il mondo. I progressi scientifici hanno creato una posizione molto eccitante in cui gli esseri umani possono finalmente produrre uno dei loro cibi preferiti senza l’uso di animali. Il miele è un ingrediente presente in ogni categoria di prodotti, dagli alimenti alle bevande e ai prodotti per la cura della persona per i quali MeliBio offre ora un’opzione a base vegetale. Portando sul mercato un miele delizioso, nutriente e vero prodotto senza api, stiamo modellando il nostro presente e futuro in un modo migliore per le api e per gli esseri umani», così Darko Mandich, CEO e co-fondatore di MeliBio.
Il miele sintetico però non sembra convincere l’Associazione Nazionale Ape Italiana. «Un percorso che va nella direzione opposta a quelle che sono le aspettative di quanti scelgono di utilizzare il miele proprio perché prodotto dalle api. La strada che vuole allontanare i consumatori dai prodotti realizzati secondo le regole osservate da sempre non ci appartiene, negli ultimi anni per causa anche delle nostre scelte alimentari stiamo consegnando il mondo alimentare nelle mani di poche multinazionali che decidono cosa produrre e cosa non produrre, esempio il miele sintetico, identico per gusto e molecola a quello prodotto dalle api che è tutto da dimostrare. Asnapi è impegnata a sensibilizzare il consumatore finale dando informazione sul miele prodotto dalle api, che non potrà mai avere un solo gusto o un solo colore. Anche il miele rappresenta un territorio per la grande biodiversità dei pascoli presenti sul territorio nazionale per le api, producendo una varietà di miele rari», ha spiegato Gerardo De Cillis, presidente Asnapi.
Sul ruolo delle api quale insetto da valorizzare interviene il professore Vincenzo Peretti della Federico II in qualità di presidente del Comitato Scientifico Asnapi sottolineando che: «Fra gli obiettivi principali della nostra associazione c’è proprio quello di tutelare e valorizzare l’Apis Melliffera Ligustica italiana. Una specie di rinomata importanza e a rischio di estinzione. L’unico modo per raggiungere questo obiettivo è quello di fargli conservare il loro ruolo tradizionale nella filiera produttrice del miele. Solo così potrà conservare il suo ruolo di colonna portante della biodiversità territoriale essendo geneticamente predisposta ad essere impollinatrice e grande lavoratrice e non di certo “pensionandola” dal percorso produttivo».