A pochi passi dagli scavi di Pompei, uno dei siti archeologici più visitati al mondo, sorge Cenere, un ristorante che affascina immediatamente per la sua estetica e particolarità.
Situato in un’antica dimora dell’Ottocento in Via Plinio 39, Cenere si distingue per la sua sala adornata con anfore moderne e poesie latine alle pareti, un ambiente che riflette perfettamente l’intento dello chef Pierpaolo Giorgio di innovare la tradizione con tocchi contemporanei.
Il menù di Cenere è un vero viaggio tra passato e presente, diviso in due sezioni distinte e spiegate sapientemente dal maitre Valerio Coppola. La prima parte è un omaggio alla tradizione culinaria, con piatti classici come i candelotti al ragù e la spigola alla mugnaia. Tra questi, le linguine aglio e olio con una colatura di alici delicata e ben bilanciata meritano una menzione speciale.
La seconda parte del menù mette in luce l’estro creativo dello chef, capace di reinventare anche gli ingredienti più semplici. Un esempio straordinario è il carciofo ripieno di sedano e parmigiano stagionato 48 mesi, accompagnato da cenere di carciofo, maionese al carciofo e carciofo all’insalata.
Il viaggio nei sapori prosegue con due primi piatti che evocano ricordi d’infanzia e stupiscono il palato: la cacio e ova, una pasta e piselli con pecorino e uova che esalta la freschezza dei piselli del Vesuvio, e la pasta, lenticchie e vongole, un piatto che combina la lumachina, un formato di pasta nostalgico, con la lenticchia di Villalba, presidio Slow Food, e le fresche vongole.
Per concludere l’esperienza culinaria, lo chef propone una selezione di dolci che spaziano dalla raffinata Tart au Citron al classico tiramisù, accompagnati dalle coccole finali: bon bon zucchero e cannella, un goloso e raffinato fine pasto.
Tra piatti che evocano ricordi e creazioni audaci, Cenere si afferma come una tappa imperdibile per chi desidera esplorare i sapori con un tocco di creatività.
Angela Imbriani