“Ritorno al Futuro” compie 40 anni e torna al cinema: WoooW! La data scelta, vien da se, è il 21 ottobre: quella in cui Marty (interpretato da Michael J. Fox) viaggia nel tempo nel secondo capitolo della trilogia e che, dal 2015, è diventata ufficialmente il giorno delle celebrazioni internazionali dedicate al film.
Per questo speciale anniversario, sarà possibile vederlo in una versione restaurata in 4k grazie a Nexo Studios che invita tutti gli spettatori a recarsi in sala con i propri outfit ispirati al film: tra i più attesi il gilet rosso, il camice da scienziato o un paio di Nike Mag.
Dal suo debutto nel 1985, “Ritorno al Futuro” ha incassato quasi 400 milioni di dollari in tutto il mondo, generato un fenomeno globale e segnato l’immaginario collettivo con personaggi memorabili, battute cult e invenzioni geniali.
E noi di WoooW Magazine abbiamo voluto celebrarlo ricordandovi 3 scene iconiche:
Il fulmine sulla torre dell’orologio (1985/1955)
Questa scena rappresenta il culmine del primo film. Marty, intrappolato nel 1955, deve sfruttare un fulmine che colpirà la torre dell’orologio a un’ora precisa per generare i 1,21 gigawatt di energia necessari ad alimentare la DeLorean e tornare nel futuro. La tensione cresce mentre Doc Brown tenta di collegare i cavi in tempo, con la pioggia, il vento e la musica di Alan Silvestri a rendere l’attimo epico. Il lampo e il ritorno di Marty al 1985 diventano una perfetta sintesi di avventura, scienza e destino.“Nessuno chiama nessuno fifone!”
Questa frase diventa un vero e proprio tormentone della trilogia. Marty, di natura impulsiva, non riesce a tollerare di essere provocato, e la parola “fifone” (in originale chicken) scatena sempre una reazione spropositata. Ogni volta che cede alla rabbia, finisce nei guai — un tratto del suo carattere che evolve nel corso dei film, fino a imparare a non farsi più condizionare dall’orgoglio. È una delle linee narrative che lega tutti e tre i capitoli e mostra la sua crescita personale.L’incontro con i genitori nel 1955
Quando Marty viaggia per errore nel passato e incontra sua madre adolescente, Lorraine, la ragazza si innamora di lui invece che di suo padre George. Questa situazione paradossale e comica mette in pericolo la sua stessa esistenza, costringendolo a orchestrare un piano per far scoccare la scintilla tra i suoi genitori. La scena è memorabile non solo per l’umorismo, ma anche per il tema del destino e della fragilità delle linee temporali.L’hoverboard nel 2015
In Ritorno al Futuro – Parte II, Marty arriva nel 2015 e utilizza una tavola volante, l’hoverboard, per fuggire a un inseguimento con il nipote di Biff, Griff Tannen. La sequenza è un gioiello di effetti speciali per l’epoca e ha influenzato l’immaginario collettivo su come sarebbe stato “il futuro”. Ancora oggi, l’hoverboard è uno dei simboli più iconici della fantascienza pop, capace di incarnare lo spirito innovativo e giocoso della saga.Il treno nel Far West (1885)
Nel capitolo finale, Doc e Marty si trovano nel 1885 e devono usare un treno a vapore per spingere la DeLorean abbastanza veloce da permettere il ritorno al futuro. L’intera sequenza è un mix perfetto di western e fantascienza, con un’azione mozzafiato e un profondo legame emotivo tra i due protagonisti. Il momento in cui il treno precipita nel burrone mentre la DeLorean scompare è al tempo stesso spettacolare e nostalgico, chiudendo la trilogia con un finale degno di una grande avventura nel tempo.
