Un uomo che credeva fortemente nella rivoluzione democratica con l’obiettivo del bene comune. “Berlinguer. La grande ambizione” di Andrea Segre con protagonista Elio Germano ha aperto la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma per poi arrivare nei cinema dal 31 ottobre con Lucky Red.
Il film racconta 5 anni della vita del segretario del più importante partito comunista del mondo occidentale, a partire dal 1973 durante il quale ci fu l’attentato. Attraverso anche immagini di repertorio si evidenzia la costruzione progressiva del suo progetto politico, che richiedeva la collaborazione fra le classi popolari e un dialogo con la DC. I suoi tentativi di portare il PCI al governo, sostenuto da milioni di italiani, terminarono con l’assassinio di Moro.
«Oggi c’è un gran parlare di leader, della necessità di trovare dei leader, mentre Berlinguer era un segretario, lui ascoltava e desumeva – ha detto Germano durante la presentazione – anche il suo corpo, il suo modo di muoversi, erano quelli di un uomo che portava un peso, del dubbio e del senso di responsabilità nei confronti del popolo. C’era tanto di quello che non abbiamo più».
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Un lungo lavoro di ricerca da parte del regista che ha intervistato testimoni dell’epoca, cercato filmati, riletto i verbali delle riunioni della direzione del PCI. «L’approccio – ha proseguito Germano – è stato proprio quello di approfondire le questioni di cui quegli intellettuali erano portatori. Non abbiamo fatto una ricostruzione esteriore ma un’indagine quasi da storici, senza forzare le cose».
Prodotto da Vivo film e Jolefilm con Rai Cinema, in coproduzione con Tarantula (Belgio) e Agitprop (Bulgaria) con le musiche originali di Iosonouncane vede protagonisti tra gli altri, Elena Radonicich, Paolo Pierobon, Roberto Citran, Andrea Pennacchi, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi, Francesco Acquaroli, Fabrizia Sacchi.