È proprio il caso di dirlo, Roma e la sua eternità, rende eterna anche la fantasia dei bambini, e non solo. Sì, perché è esattamente nel verde di Villa Borghese che si trova uno dei luoghi più magici della Capitale in cui le favole hanno la possibilità di incrociarsi con i film: questo è senz’altro il “Cinema dei Piccoli”.
Una realtà quasi centenaria, che si è guadagnata perfino il riconoscimento rilasciato dal Guinness World Record nel 2005, di “Cinema più piccolo al mondo”, proprio per le sue dimensioni ridotte, ospitando solo 63 sedute.
La sua storia inizia nel 1934 con le proiezioni di cartoni animati e spettacoli comici. A causa della guerra, si vede costretto ad una momentanea battuta d’arresto, che fortunatamente dura il tempo del confitto, dopodiché rientrerà nuovamente a pieno ritmo.
Negli anni sessanta Giuliano Annibali decide di rinnovare l’intera programmazione, e darle nuova forma: il pomeriggio viene dedicato alle favole per i più piccoli, e alla sera ai film d’autore per i grandi.
È nel gennaio del 1980, grazie a Roberto Fiorenza (figlio di Enzo) e Caterina Roverso che iniziano i grandi lavori di manutenzione, che si compiranno nel 1991 con un completo restauro della struttura in legno.
Nel 2017 aggiunge un tocco di internazionalità, diventa membro del network Europa Cinemas, rete di sale cinematografiche del cinema europeo, aggiungendo alla programmazione lungometraggi in versione originale e sottotitolati, diventando un punto di riferimento non più solo per le famiglie, ma anche per le scuole.
Il “Cinema dei Piccoli” non è semplicemente un cinema, ma custode di sogni grazie ai quali i bambini, nella loro tenera età, possono entrare in contatto con la bellezza della settima arte. Non lontana l’immagine di uno Steven Spielberg bambino, che all’interno di una sala si incantò innanzi al grande schermo.
Il “cinema più piccolo al mondo”, rende grande la possibilità di avvicinare l’infanzia al sogno, ai film, e alla fantasia. Disney diceva “se puoi sognarlo, puoi farlo”, è esattamente il punto di forza di questo luogo, dare la possibilità ai più piccoli di dare sfogo alla creatività, contribuendo all’ arricchimento della loro immaginazione, che ormai troppo spesso viene annullata da un odierno macrocosmo fatto di tablet e smartphone.
Molto spesso, è nel pieno della fanciullezza che si creano le storie immaginarie più sorprendenti, e il “Cinema dei Piccoli” ha precisamente questo tipo di potenziale; chi lo sa, magari sarà proprio il posto da cui ne uscirà un bambino destinato a essere il nuovo David Lynch.
Annamaria Martinisi