Le espressioni dei robot non sono propriamente rassicuranti. Se pensiamo agli umanoidi a cui il cinema ci ha abituato, da Terminator a Blade Runner (tanto per citare due film iconici), gli androidi non mettono proprio serenità a guardarli.
Eppure, la sensazione che si prova a guardare il video di Ameca, il robot umanoide che in queste settimane impazza sui social, è quasi di tenerezza.
Presentato al CES, la fiera tecnologica di Las Vegas, Ameda è uno dei prodotti (o bisogna dire “creature”) ideate dalla tech company britannica, Engineered Art. La sua particolarità sono proprio le espressioni facciali e la fluidità dei movimenti che sono molto simili a quelle di un essere umano, in carne ed ossa. Il robot è in grado di assumere fino 50 espressioni facciali!
Ameca, il robot si emoziona, ma non sa camminare
“Abbiamo voluto mostra il potere dell’intelligenza artificiale calandolo in un corpo artificiale. Ameca è la presenza fisica che mette in vita il codice. Questo robot è l’interfaccia tra il mondo digitale e il mondo reale”, spiega un portavoce di Engineered Art.
L’azienda britannica ha lanciato Ameca con un’idea precisa in mente: creare un umanoide a fini educativi e di intrattenimento, per supportare musei , scuole e università. Il robot è in grado di interagire con gli interlocutori, grazie alle sue caratteristiche: è dotato di videocamere negli occhi e microfoni nelle orecchie, che gli consentono di riconoscere voci e volti. Il suo limite oggi è che non sa muoversi dal suo posto, tuttavia, l’azienda promette di riuscire a farlo camminare entro 12-18 mesi.
Dal punto di vista tecnico, il robot si basa sul sistema operativo Tritium, proprietario di Engineered Arts stessa.
Ameca guida l’avanzata degli androidi
Ameca non è l’unico androide nella “galleria” dell’azienda britannica attiva sul mercato dal 2006. Negli anni, ha lanciato altri progetti come Ai-DA, il robot artista che è in grado di dipingere, scolpire e persino scrivere poesie.