Justin Bieber fa l’esordio nel metaverso con un concerto virtuale

Avete mai pensato di vivere un’esperienza musicale unica con il vostro artista preferito, comodamente seduti sul divano, che non sia un semplice concerto a cui non avete potuto partecipare, ma un’esperienza pensata appositamente per lasciare tutti i fan in pantofole? Justin Bieber sì. Il cantante canadese ha annunciato tramite il proprio account ufficiale Instagram che terrà “An Interactive Virtual Experience”, una serie di concerti gratuiti del cantante nel Metaverso nelle prossime settimane. Il 18 novembre alle 3 di notte, ora italiana, il primo concerto in live streaming dove a cantare sarà la sua esatta copia digitale. Un gigantesco avatar dall’aspetto di Justin Bieber, anzi del tutto identico al cantante, infatti, risplenderà nei toni cangianti del blu e del rosa per il concerto “A interactive virtual experience” per lanciare il suo nuovo album “Justice”. Un live totalmente virtuale, a cui tutti i fan del mondo potranno assistere, semplicemente registrandosi alla piattaforma YouTube del cantante o su su wave.watch, in anticipo e, come detto, in modo gratuito. L’iscrizione è già aperta al pubblico.

 

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L’artista canadese ha deciso di solcare per la prima volta il palco digitale, realizzando un’esperienza immersiva online con la compagnia Wave, per inaugurare il suo “Justice World Tour 2022”, vestendo i panni del suo alter-ego digitale in un mondo creato appositamente per lui. Il pubblico potrà anche interagire con l’esperienza live di Justin Bieber, avendo la possibilità di apparire dal vivo sul palco insieme a Bieber, durante i momenti dedicati ai fan e influenzare la sua performance e gli ambienti in tempo reale. «Sono entusiasta di utilizzare questa tecnologia per riunire le persone e connettermi con i fan di tutto il mondo. Non vedo l’ora che tutti possano godere di questa performance interattiva», ha dichiarato l’artista. Non c’è da preoccuparsi, poi, se non si possiede un account su YouTube. Bieber ha pensato proprio a tutto e, per chi non ha modo di prendere parte al concerto attraverso la piattaforma digitale, ci sarà una replica in televisione nei giorni successivi. L’appuntamento per il pubblico televisivo europeo è fissato il 21 novembre alle 19. Nel comunicato stampa, l’organizzatore spiega che l’evento virtuale offrirà ai fan: «Uno sguardo futuristico nel Metaverso, fondendo giochi, motion-capture in tempo reale e performance musicali dal vivo in un’esperienza interattiva immersiva. Il pubblico intraprenderà un viaggio musicale intimo ed epico con Bieber e lo vedrà eseguire le canzoni del suo album prima che prenda il via il Justice world Tour del 2022». Nonostante il grande scalpore che sta portando, Bieber non è stato il primo a pensare di servirsi del mondo virtuale per far divertire i suoi fan. L’anno scorso Travis Scott ha guadagnato ben 20 milioni grazie al suo concerto sul gioco online Fortnite, “Astronomical”, che ha coinvolto oltre 27 milioni di giocatori. Per lanciare un nuovo brano, il cantante ha creato un’area gioco ispirata alle creazioni di Cactus Jack e creata da zero all’interno di Fortnite e per dare la possibilità di accedere a tutti i suoi fan, ha organizzato un tour in più date con orari adatti ai giocatori del mondo intero (dal 24 al 26 aprile 2020), con tanto di “porte virtuali” aperte mezz’ora prima del gioco/live e non prima. A seguirlo a ruota è stata Ariana Grande con il suo “Rift Tour” dal 7 al 9 agosto 2021, tre giorni e 5 concerti virtuali, sempre su Fortnite, realizzando un mondo adatto al suo stile sfavillante, ma con qualche skill in più rispetto a Travis Scott: durante il concerto i giocatori hanno avuto la possibilità di sbloccare diversi oggetti cosmetici e ricompense a tema, affrontando e superando una serie di sfide, in più l’evento è stato introdotto da una serie di “esperienze a tema Fortnite” con sottofondo musicale. Ad oggi è possibile acquistare gadget e vestiti griffati dalle due star, le cosiddette “skin”. Che il futuro dei concerti sia nel mondo digitale? Se così fosse, i primi a vederci lungo sono stati i Gorillaz con ben ventitré anni di anticipo.