Cancellate tutti gli appuntamenti in agenda dalle 21 a oltranza: torna il Festival di Sanremo. L’Italia intera si ritroverà incollata al televisore dal 7 all’11 febbraio su Rai1 per commentare canzoni e look, sperando in clamorosi fuoriprogramma come già accaduto in passato.
Quali sono i momenti più indimenticabili delle precedenti 72 edizioni? Noi ne abbiamo intanto selezionati ben 5, che difficilmente sono passati inosservati.
1) Cavallo Pazzo sul palcoscenico
Mario Appignani, noto come Cavallo Pazzo, nel 1992 riuscì a salire sul palco dell’Ariston accusando la kermesse di essere truccata. Fu Pippo Baudo, aiutato dalla sicurezza, a bloccarlo e portarlo via, ironizzando: “Adesso qualcuno dirà che l’ho scritturato io”
2) I Queen contro il playback
I Queen furono invitati nel 1984 per cantare “Radio Gaga”. Ad annunciarli sul palco Beppe Grillo e Pippo Baudo. Freddie Mercury avrebbe voluto suonare dal vivo, ma furono obbligati a ricorrere al playback, così si esibì per buona parte del brano tenendo il microfono lontano dalla bocca.
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3) Il tattoo di Belen
Nel 2012 Belen Rodriguez scese le scale dell’Ariston avvolta da un coloratissimo abito, ma ad attirare l’attenzione di tutti fu il vertiginossissimo spacco che mostrava un tatuaggio all’inguine. “Ironia” della sorte, ad essere raffigurata era una farfalla, e da qui via con i mille e più giochi di parole… Più di tutti il buon Bruno Vespa (guardate la foto qui sotto)…
4) Placebo e le chitarre spaccate
Siamo nel 2001, alla conduzione troviao Raffaella Carrà con la collaborazione di Megan Gale, Massimo Ceccherini ed Enrico Papi. Gasatissimo dalla sua esibizione, il frontman dei Placebo, Bian Molko, pensò bene di spaccare la chitarra sull’amplificatore. Non contentò esibì anche il dito medio alla telecamera. Il pubblico lo saluto con il coro “scemo, scemo”.
5) Dov’è Bugo?
Colpo di scena nell’edizione 2020, per intenderci l’ultima pre Covid. Bugo, in gara con Morgan con il brano “Sincero”, decide di abbandonare l’esibizione. Da regolamento sono squalificati. Il buon Morgan aveva ben pensato di cambiare la sua strofa per “insultare” il collega che non lo aveva abbastanza gratificato nelle giornate precedenti. Vistosi da solo finì di suonare per poi esclamare: “Dov’è Bugo?”.