Le scarpe le ha abbandonate sul terreno dopo l’ennesima vittoria per suggellare con una metafora potente la fine della sua straordinaria carriera. Mijain Lopez Nuñez è il vero protagonista delle Olimpiadi francesi.
L’uomo dei record, capace di vincere 5 ori consecutivi nella stessa specialità individuale, i pesi massimi di lotta greco-romana. Cinque ori che gli hanno consentito di superare delle leggende, come Carl Lewis e Michael Phelps: «Ho consegnato la nostra armatura. Quando si consegnano le scarpe, si lascia alle spalle un viaggio iniziato fin da giovani», ha dichiarato a NBC News.
Il cubano imbattibile
Ci hanno provato fior fior di atleti a buttarlo giù, ma lui non ha mai permesso a nessuno di farlo. E quando è caduto, poche volte nella sua carriera, ha saputo subito rialzarsi.
Classe 1982, originario di Pinar del Rio, Mijain ha saputo negli anni costruire la sua incredibile fama, diventando una leggenda per Cuba e per tutto il mondo dello sport. Il suo palmares fa accapponare la pelle, per la straordinaria costanza che ha avuto negli anni. A 10 anni inizia ad avvicinarsi alla lotta greco romana. Giovanissimo nella sua prima Olimpiade ad Atene chiude in quinta posizione. Questo è solo il preludio di una carriera nella quale non avrebbe più sbagliato un colpo, meritandosi l’appellativo di “El Terribile”.
Oro a Londra, a Rio, a Pechino e a Tokyo, prima di dominare anche a Parigi. A Tokyo la sua impresa più straordinaria. Durante l’Olimpiade nipponica non solo vinse il trofeo, ma riuscì a farlo senza lasciare un singolo punto agli avversari.
Il rispetto degli avversari
A Parigi ha combattuto in finale con un grande avversario, il cileno Yasmani Acosta Fernández, il quale dopo la sconfitta, ha dichiarato che “era stato un onore combattere contro una leggenda dello sport”, mostrando ancora di più l’incredibile rispetto che il campione cubano ha saputo meritarsi durante la sua carriera.
La sua eredità nello sport
Dopo la vittoria e la scelta di terminare la sua carriera, Mijain ha dichiarato che il suo più straordinario risultato è di essere diventato un esempio per tanti giovani cubani che desiderano emergere dalle difficoltà quotidiane e meritarsi un posto nella storia. La sua eredità non è solo, tuttavia, nelle azioni, ma anche nelle perle di saggezza che sono contenute nelle sue interviste. Eccone alcune:
«La mia strategia è allenarmi come un matto, sudare ogni giorno e cercare sempre di essere felice con quello che sto facendo».
«Arrivo alla competizione così com’è. Niente mi mette pressione, né la televisione, né i rivali, niente. Tutto quello a cui penso sul materassino è di fare le cose perfettamente, inspirare ed espirare, e pensare sempre che se hai fatto tutto bene in allenamento, allora puoi vincere».
«Non sono abituato a studiare in profondità gli avversari. gli atleti cambiano costantemente, vengono sviluppate nuove strategie e domani non faranno le stesse cose di oggi. Preferisco concentrarmi su me stesso».