Il 3 luglio 1973, David Bowie diede vita a un evento che avrebbe segnato la storia della musica. Sul palco dell’Hammersmith Odeon di Londra, si esibì nell’ultimo concerto della sua trasformazione in Ziggy Stardust, l’alter ego che lo aveva reso una figura iconica nel panorama musicale degli anni ’70.
La serata fu un trionfo per Bowie e per il suo personaggio glam rock. Il teatro era stracolmo di fan entusiasti, molti dei quali erano travestiti come Ziggy Stardust stessi, con parrucche rosse, abiti stravaganti e trucco accattivante. L’atmosfera era elettrizzante e carica di energia.
Durante il concerto, Bowie presentò al pubblico le canzoni del suo album “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, che aveva appena pubblicato. Brani come “Starman”, “Suffragette City” e “Rock ‘n’ Roll Suicide” risuonarono nell’arena, trasmettendo un senso di urgenza e di ribellione.
Ma il momento culminante della serata fu quando Bowie annunciò, con parole piene di emozione, che sarebbe stata l’ultima volta che Ziggy Stardust si sarebbe esibito. Era il colpo di scena che tutti si aspettavano ma che nessuno voleva sentire. La performance si concluse con “Rock ‘n’ Roll Suicide”, una canzone potente e intensa che sembrava mettere in luce la fine di un’era.
Il concerto dell’Hammersmith Odeon del 3 luglio 1973 segnò l’inizio di una nuova fase nella carriera di Bowie. Lui stesso abbandonò l’immagine di Ziggy Stardust, iniziando a esplorare nuovi suoni e stili musicali. Ma quel concerto rimane un momento indelebile nella memoria dei fan e nella storia della musica, poiché sancì la fine di una delle più grandi icone del rock e il passaggio a nuove avventure artistiche per David Bowie.
A 50 anni da quel giorno, Ziggy torna a vivere grazie al cinema, dal 3 al 5 luglio, con Ziggy Stardust & the Spiders from Mars: il film, in versione completamente restaurata.