Dalla favola ai temi d’attualità senza mai dimenticarsi di far ridere. Alessandro Siani torna al cinema con “Tramite amicizia”, una commedia garbata con spunti di riflessione, che segna una evoluzione nel cinema dell’autore napoletano.
L’esordio alla regia, esattamente 10 anni fa con le tinte romantiche del film “Il principe abusivo”, che troviamo anche nei successivi “Si accettano miracoli” e “Mister Felicità”, poi la virata sui generi fantasy degli ultimi due “Il giorno più bello del mondo” e “Chi ha incastrato Babbo Natale?”.
Oggi ci racconta un paese in difficoltà, alle prese con i problemi del lavoro e, per l’appunto, delle amicizie che si sgretolano ai tempi dei social network. «Non è più il tempo delle favole», spiega Siani.
Atmosfere che si colgono già dalle immagini del trailer
Al centro della narrazione c’è Lorenzo (Alessandro Siani), proprietario di un’agenzia, che offre amici a noleggio. Si presta a vestire i panni del fashion blogger per accompagnare una ricca signora negli acquisti, compagno nel doppio di padel, e persino testimone di nozze. Il tutto senza alcuna implicazione sentimentale.
Poi un giorno arriva la richiesta dei suoi familiari (Maria Di Biase e Yari Gugliucci) che stanno perdendo il lavoro: il titolare della fabbrica per cui lavorano, Alberto Dessè (Max Tortora), si sente estremamente solo e vuole vendere, mandando di fatto a casa centinaia di operai.
Nella vicenda irrompe l’alternativa Maya (Matilde Gioli) grazie al quale proverà a convincere Dessè a tenersi l’azienda, tra una rapina sui generis e un viaggio in Francia.
Siani lascia grande spazio ai suoi colleghi. Al sui fianco ha sempre avuto grandi nomi, da Cristian De Sica a Diego Abatantuono, passando per Fabio De Luigi e Claudio Bisio, così come stavolta che ha puntato su un artista che sa esprimere sia i toni della commedia che quelli più drammatici come Max Tortora, apprezzato di recente anche in “Siccità” di Virzì. Completa il “tridente”, una sorprendente Matilde Gioli, tra le donne più richieste del momento tra cinema e televisione.
«È tempo di riflettere, viviamo in un momento storico difficile, e sono voluto partire dalle amicizie, perché quando c’è un problema si chiama un amico», spiega Siani che ha trovato spunto della storia da una notizia in Giappone dove c’era chi noleggiava amici. «Rimasi scioccato, anche nello scoprire che su Google c’è chi cerca “perché non ho amici”».
E spiega poi la genesi del titolo. «Quando “tramite amicizia” è visto come sinonimo di raccomandazione è un disastro, ma è una cosa meravigliosa se viene interpretato come “darsi una mano”. Mi commuove quando la gente mi parla dell’amico di infanzia, è una cosa bellissima che accada ancora oggi, in un tempo dove tutto finisce subito».
Nella narrazione è importante anche il tema del lavoro, caro a Siani perché spesso visto vicino agli operai della Whirlpool di Pomigliano d’Arco in protesta. «Quella storia mi ha colpito, è nel mio racconto venire fuori l’amicizia degli operai, grazie a loro si trova una soluzione, si rimboccano le maniche, è fantastico vederli che non si danno per vinti, che ci credono fino in fondo».
Per la prima volta si esce dalla sala di un film di Siani col cuore pesante. «Mi fa piacere se chi torna a casa riflette su quanto da in amicizia, se rivaluta il rapporto con i parenti, la fiducia riposta in loro». E ci riesce in pieno, scrivendo il film insieme a Gianluca Ansanelli e con la collaborazione di Fabrizio Testini, perché al termine della proiezione si fa un pensiero su chi sono le persone su cui poter contare nella nostra vita.
Da segnalare la scena commovente di un anziano che per 40 anni si reca in stazione sperando nel ritorno di un suo vecchio amore.
Visti nel cast anche Cecilia Dazzi, Germano Lanzoni, Francesco Albanese, Valeria Angione, Claudio Colica, Teresa Del Vecchio, Pippo Santonastaso, Debora Villa, Gennaro Di Biase, Ivan Fedele. Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Rai Cinema, “Tramite amicizia” è in 500 sale con 01 Distribution.