È una delle voci più influenti e rivoluzionarie del cinema contemporaneo con un rapporto speciale con il nostro paese. Sarà Spike Lee uno degli ospiti d’onore del 43° Torino Film Festival, in programma dal 21 al 29 novembre 2025. Il regista statunitense, vincitore di due premi Oscar, presenterà in anteprima nazionale il suo ultimo lavoro, Highest 2 Lowest, e riceverà la Stella della Mole per il suo eccezionale contributo all’arte cinematografica.
Highest 2 Lowest, segna la quinta collaborazione tra il regista e Denzel Washington, e riconferma ancora una volta la sua capacità di raccontare l’America contemporanea con uno sguardo lucido, poetico e visivamente travolgente.
Con il suo stile inconfondibile, infatti, con film da Fa’ la cosa giusta a Inside Man, fino a BlacKkKlansman, ha saputo accendere il dibattito sui più importanti temi sociali e politici, affrontando il razzismo sistemico, l’identità afroamericana e la tensione tra memoria storica e presente.
Spike Lee torna sempre con grande piacere in Italia. Fin dagli anni Novanta, il regista ha dimostrato un’attenzione speciale per la cultura italiana, citando nel suo lavoro maestri come Fellini e De Sica, e scegliendo più volte il nostro Paese come luogo di ispirazione e di collaborazione artistica. Nel 2021 ha presieduto la giuria della Mostra del Cinema di Venezia, dove ha espresso il suo affetto per il pubblico e per la tradizione cinematografica italiana, definendo l’Italia “una seconda casa”. Proprio in Italia, Spike Lee ha girato diversi progetti pubblicitari e musicali, ha collaborato con importanti marchi e istituzioni culturali, e ha stretto amicizie durature con autori e interpreti del panorama nazionale. La sua presenza al Torino Film Festival rappresenta dunque un ritorno in un Paese che lo ha sempre accolto con entusiasmo, riconoscendone la forza visionaria e l’impegno civile.
«Consegnare la Stella della Mole a Spike Lee significa celebrare un pioniere: il primo grande regista afroamericano ad aver portato la sua voce radicale e inconfondibile nel cuore del cinema mainstream mondiale, mantenendone intatta la forza. Nei suoi film convivono rigore e passione, politica e musica, rabbia e poesia. Nelle volte in cui l’ho incontrato, dietro l’autore immenso ho trovato un uomo dalla simpatia luminosa, capace di accoglierti con una risata franca: un maestro che sa unire profondità e leggerezza», ha dichiarato Giulio Base, Direttore del Torino Film Festival.
