Centoquaranta tonnellate di limoni, 8 chilometri di ghirlande, 750mila elastici per legare i frutti e realizzare composizioni artistiche per fare della Festa del Limone (Fete du Citron) un appuntamento imperdibile.
Sì, perché è dal 1934 che questo evento unico al mondo fa di Mentone la capitale del limone. Più dolce e meno aspro delle altre varietà, questo agrume reperibile tutto l’anno è un elemento essenziale per la storia e il patrimonio della Costa Azzurra.
Ogni anno, per quasi tutto il mese di febbraio, si celebra questo frutto dorato: la città viene addobbata con sculture giganti, creazioni artistiche e minuziosi ornamenti di agrumi che attirano circa 200mila visitatori da ogni parte d’Europa.
E mentre chef e pasticceri si contendono questo agrume insignito negli anni scorsi della Igp, utilizzando polpa, succo e scorza, la città risponde con concerti spettacoli e mostre nelle principali piazze. Tutto viene utilizzato nelle cucine dei ristoranti e nei laboratori delle patisseries per preparare paste, dolci, salse, pane o marmellate, tra cui la tarte au citron, la mousse e il moelleux.
La storia di questo frutto dorato inizia nel XV secolo. Rinomato per le sue qualità gustative uniche, il limone di Mentone è molto apprezzato. La sua produzione cresce e viene così esportato in tutto il mondo. Nel 1800, si contano già 80mila piante di limone. Nonostante quest’età d’oro, l’attività agricola declina a partire dalla fine del XIX secolo. Nel 1929 la città di Mentone é ancora la prima produttrice di limone in tutto il continente. Un albergatore ebbe l’idea di organizzare un’esposizione di fiori ed agrumi nei giardini dell’Hotel Riviera.
Il successo fu tale che l’anno successivo la festa scese in strada: carri con arbusti di piante d’arancio e limone sfilarono elegantemente per le vie della città. Il Comune, desideroso di sviluppare il settore turistico, cercò di dare alla sfilata un colore tipicamente locale: nel 1934 nacque così la Festa del Limone. Nel 1956 una gelata mette un fermo alla produzione, mentre il boom a livello turistico inizia a offrire parallelamente nuove opportunità economiche. Per rilanciare la coltivazione di questo piccolo agrume dimenticato, le autorità locali intraprendono delle azioni di promozione di reimpianto già negli ’80.
Negli anni ’90 vengono piantati più di 5mila alberi ed oggi, grazie a questi sforzi si contano una quindicina di agrumicoltori sul territorio di Mentone, Roquebrune, Sainte-Agnès e Castellar: il loro obiettivo è sviluppare ulteriormente questo frutto Igp. Come quello sorrentino e della Costiera amalfitana, il limone di Mentone è profumato e succoso e ricco di acidi. La sua buccia contiene un alto contenuto di oli essenziali. Le sue peculiarità? La sua forma è ovale, anziché rotonda, mentre la buccia è finemente granulosa.
Lasciata intanto alle spalle l’edizione 2023, il Comune di Mentone si è messo già al lavoro per la Festa del Limone 2024 che si terrà dal 17 febbraio al 3 marzo sempre nelle strade e nelle piazze di Mentone, dove sfileranno carri, gruppi flokloristici e fanfare, nell’ottica di consolidare sempre più questo successo ed attirare sempre più visitatori.