Non un ritorno banale per la band californiana, ma in formazione originale con Tom DeLonge, Mark Hoppus e Travis Barker.
In primis con un tour mondiale che partirà a marzo 2023, e durerà fino a febbraio 2024, toccando per la prima volta, l’America Latina per poi passare in Nord America, Europa, Australia e Nuova Zelanda.
L’unica data italiana del loro “blink-182 Tour 2023” è programmata per venerdì 6 ottobre 2023 all’Unipol Arena di Bologna. Ad aprire il concerto The Story So Far, gruppo pop punk statunitense. Biglietti su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e www.vivaticket.com.
Inoltre, la band lancerà il nuovo singolo “Edging” in uscita venerdì 14 ottobre, segnando, per la prima volta dopo un decennio, il ritorno in studio insieme di Mark, Tom e Travis.
Le origini in un garage di San Diego
Ad oggi i blink-182 hanno venduto oltre cinquanta milioni di album in tutto il mondo e hanno scosso il pubblico da Adelaide a Zurigo, diventando una delle rock band più rappresentative della loro generazione, partendo quasi trent’anni fa, da un garage di San Diego,.
Secondo il New York Times “Nessuna band punk degli anni ’90 è stata più influente dei blink-182 “; la band ha già collezionato diversi dischi di platino e singoli di successo e con Delonge, tornato dopo quasi un decennio, i fan possono aspettarsi quella magia che il trio ha sempre portato sul palco nel corso degli anni. Con il loro nuovo album in uscita nel 2023, i blink-182 sono entusiasti di affrontare insieme il loro futuro.
L’ultimo disco in studio nel 2019
Nel 2019 i blink-182 hanno pubblicato l’ottavo album di studio “Nine”, ad anticiparlo i singoli “Blame It on My Youth”, “Generational Divide”, “Happy Days” e “Darkside”, I Really Wish I Hated You”.
«Abbiamo lavorato perché quest’album fosse diverso, non è successo per caso, volevamo metterci alla prova, essere una band che non si muove solo all’interno di uno schema, passando dal punk all’hip hop, alla dance, al metal. Chi se ne frega dei generi, non interessano più a nessuno, la gente vuole ascoltare cose eccitanti, noi vogliamo suonare cose eccitanti, e così è stato. Ci sembrava stupido restare chiusi nella nostra scatola, in un momento in cui ci sono così tante cose diverse in giro, così tanti suoni, stili, possibilità, idee. E abbiamo pensato che saremmo stati molto più felici se non avessimo fatto una sola cosa», afferma Mark Hoppus.
Ma voi li ricordavate quando sfottevano palesemente le boy band della loro epoca? Accadeva nel video di “All the small things” uscito nel gennaio del 2000, ed eccolo qui…