L’energia positiva nella pizza attraverso la filosofia Reiki. Una tecnica che sfrutta l’energia vitale presente in ogni essere vivente nella convinzione che possa migliorare il benessere della gente attraverso il riequilibrio degli stati alterati dell’organismo umano.
Nel Reiki l’operatore (in questo caso il pizzaiolo-sciamano) rappresenta il canale attraverso cui l’energia viene spostata dall’universo al corpo che ne ha bisogno.
Una filosofia che è partita dall’acqua (la vita), la terra (i prodotti) e il fuoco (il forno), tre fattori che, accanto al sentimento d’amore di chi li amalgama nell’impasto, rendono la pizza più salutare.
L‘idea è del maestro pizzaiolo Luigi D’Auria, che da alcuni anni, partendo dalla tradizione, ha investito in ricerca e innovazione per rendere la pizza più digeribile e salutare. Ma che cosa a che fare Reiki con la pizza?
Ecco un breve documentario che lo racconta
A spiegarlo è lo stesso D’Auria: “Per fare una buona pizza non basta usare prodotti naturali, attendere i tempi di lievitazione e lavorare nel migliore dei modi. I prodotti naturali e nutraceutici sono insostituibili: l’olio extravergine di oliva a crudo, il sale di Trapani,il fior di latte dei Monti Lattari, il pomodoro che è un efficace antitumorale e, soprattutto, il lievito madre che è alla base dell’impasto per la leggerezza e la digeribilità della pizza. Queste tre regole però non bastano se l’uomo non trasferisce all’impasto quell’energia vitale e quel sentimento d’amore che è alla base di ogni cosa, coma la scelta con cura degli ingredienti, l’importanza da dare al cibo, infine, vedere il mangiare come un gesto sacro, non più come atto meccanico. L’inquinamento ambientale sta danneggiando tutti i prodotti della terra che si riempiono di tossine, metalli pesanti, conservanti. Non solo privano il prodotto di sostanze nutrienti quanto danneggiano la stessa salute dell’uomo. Negli ultimi anni sono aumentate le allergie, le intolleranze alimentari, malattie ancora più gravi come i tumori. La pizza Reiki è il mio modo per il cambiamento. C’è chi lo predica con la musica, con il canto. Io lo faccio con ciò che so fare meglio: la pizza”.
Il pizzaiolo-sciamano lo spiegherà in un suo libro di prossima pubblicazione.