Le ostriche salveranno i nostri mari? Sembra di sì, visto che oltre a essere dotate di un elevato potere nutrizionale e a non richiedere nutrimento da parte degli uomini, filtrando ognuna fino a 190 litri di acqua al giorno, riescono ad avere un potente effetto depurante sui nitrati come metalli, tossine e batteri. Favoriscono inoltre le fioriture delle alghe alla base delle “zone morte”.
Insomma, hanno la capacità di rigenerare i mari come le barriere coralline, contribuendo al ripopolamento delle acque e agli effetti delle devastazioni provocate dalle grandi tempeste.
Per arginare questi disastri c’è già un progetto in corso a New York che punta ad allevare entro il 2035 un miliardo di ostriche per difendere e rigenerare con una sorta di barriera corallina il porto della Grande Mela.
Il progetto, denominato Billion Oyster, funziona così: i ristoratori che comprano ostriche per degustarle donano poi i bivalvi, ossia i gusci, ai partecipanti del progetto Billion anziché darli all’industria per il loro utilizzo come integratori alimentari per i mangimi delle galline.
Anche al Politecnico di Milano si sta studiando una cosa del genere con il progetto Oyster2Life. Si tratta di un progetto ideato dagli studenti della scuola di ingegneria e design del Politecnico di Milano ritenuto tra i più innovativi e sostenibili tra sedici università italiane.
Oyster2Life nasce nel 2020 con l’obiettivo di ricostruire l’ecosistema marino grazie al riciclo dei gusci di ostrica. In che modo? I gusci di ostriche contribuiscono infatti a rimuovere carbonio e azoto dall’acqua in un processo di nitrificazione-denitrificazione che riduce l’acidità delle acque facendole respirare e favorendo la vita di pesci e crostacei.
Il team di studenti ha stimato che un chilometro quadrato di ostriche con una densità di 50 ostriche al metro quadro può rimuovere 4 tonnellate di azoto e 40 di carbonio.
Il progetto, oltre che ad apportare enormi benefici per la fauna e la flora marina, ha anche come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di mari e oceani per la vita del pianeta.