Consentire agli automobilisti di viaggiare con la propria auto durante il tragitto senza doverla guidare per l’intero percorso, ottimizzando il viaggio quando si parte per una vacanza.
È l’innovativa idea che arriva dalla startup Symone, con sede a Digione, che ha pensato come eliminare le autostrade dalla automobili e dalle due ruote facendole viaggiare su un autobus/bisarca di lusso che si basa sull’impiego di treni-blocco per il trasporto merci (oggi in Italia non esistono sistemi che consentono di trasportare auto con treno.
Dal 2011 le Ferrovie Italiane hanno sospeso il loro servizio che permetteva di trasportare la macchina in treno, considerandolo non conveniente dal punto di vista economico) i quali di solito raccolgono su un unico convoglio più semirimorchi trainati da un’unica motrice.
Fondata nel 2020, la start-up Symone punta ora a rivoluzionare i viaggi autostradali in auto e i motocicli. Il punto di partenza è semplice: ogni giorno più di 100mila veicoli effettuano lunghi viaggi sulle autoroute francesi.
Oltre a dare risposte all’inquinamento sempre più in aumento, l’ideatore e co-fondatore di Symone, Romain Coispine, pensa che usare l’auto in autostrada -con il traffico e i limiti stringenti di velocità- sia una perdita di tempo. La soluzione potrebbe essere un grande pullman articolato alimentato a idrogeno in grado di ospitare le auto sul tetto, mentre proprietari e passeggeri si godono il viaggio senza stress su sedili da business class all’interno del veicolo per raggiungere confortevolmente la loro destinazione.
«Il nostro obiettivo è avere un veicolo dimostratore per il 2024, e mostrarlo ai Giochi Olimpici di Parigi – ha detto Coispine – che saranno una grande vetrina per innovazioni come la nostra».
Dopo la sovvenzione di 110mila euro concessa dalla Regione Bourgogne Franche-Comté un anno fa, Symone ha completato la sua prima raccolta fondi con 240mila euro da investitori privati, quanto dovrebbe bastare per la fase di prototipazione.
I bus bisarca saranno alimentati a idrogeno verde e secondo Romain Coispine, il fatto che si tratti di una modalità di trasporto condivisa consentirà di risparmiare anche CO2.