Google e General Motors hanno iniziato a competere in una competizione davvero originale sulle strade di San Francisco: quella delle auto robot, a guida autonoma.
Sulle strade californiane un giorno non molto lontano ormai, sarà possibile usare un’app per chiamare un taxi senza scomodare il conducente.
In questo momento tra le due quella più vicina al lancio della sua soluzione sembra Google che per riuscire ad arrivare per prima sul mercato ha inglobato la startup Waymo che ha iniziato i primi test da qualche mese.
Waymo, i primi test tra California e Arizona
I test dei taxi a guida autonoma di Waymo sono partiti un mese fa. In questa prima fase a salire a bordo delle auto senza conducente sono solo alcuni dei coraggiosi dipendenti della società che stanno percorrendo i primi chilometri a San Francisco.
La società quest’anno ha ottenuto un’importante autorizzazione, la possibilità ovvero di addebitare i costi per le corse a guida autonoma, a patto, tuttavia, che in questa prima fase ci sia un autista di riserva a bordo.
I primi esperimenti di Waymo risalgono ormai al 2009. La startup, per completare i suoi test, sta bruciando tanti miliardi: l’ultimo round di investimento ottenuto ammonta a 2,5 miliardi di dollari!
Malgrado, questi investimenti così onerosi, Waymo è convinta di riuscire a recuperare questi soldi, quando allargherà il suo servizio in 10 Stati americani, il prossimo ad ospitare i test sarà l’Arizona. L’azienda, inoltre, sta lavorando per abbattere i costi delle telecamere a lungo raggio e di tutte le tecnologie necessarie per far funzionare l’auto (si parla di investimenti di 200mila dollari a veicolo, che sarebbero insostenibili nel lungo periodo).
Oltre ai dipendenti, anche altre persone potranno partecipare ai test nell’ambito di un progetto pilota indirizzato a residenti di San Francisco che per primi decideranno di partecipare al programma scaricando l’app Waymo One.
Cruise fa circolare 30 veicoli a guida autonoma
Fino a oggi Waymo ha solo un competitor molto agguerrito. Parliamo di Cruise, altra startup oggi di proprietà di General Motors. Come per Waymo anche Cruise ha ottenuto i primi permessi e potrà, oltre a potenziare i suoi test sulle strade, addebitare anche il costo della corsa.
Secondo le normative, le sue auto a guida autonoma potranno circolare dalle 22 alle 6 del mattino, sempre con un autista a bordo di riserva e altre limitazioni legate alle condizioni meteorologiche. In altre parole, se piove, c’è neve o nebbia, le corse autonome non possono essere effettuate.
Le soluzioni di Waymo e Cruise per ora dividono l’opinione pubblica: c’è chi sottolinea il potenziale delle auto a guida autonoma di ridurre traffico, gli incidenti mortali e anche l’impatto delle auto sull’ambiente, mentre c’è chi evidenzia i rischi alla sicurezza e anche nella gestione della privacy dei clienti.