Addio espresso, bye bye moka e macchinetta per caffè a cialde o a capsule. Il caffè del futuro non si beve, ma si mangia. Basta scegliere il gusto.
Rischia così di andare in soffitta quella cultura di conviviabilità, arte e cultura, quel rito tutto napoletano che ha dato vita a tradizioni diffuse, come quella del caffè sospeso che evoca il senso di solidarietà e altruismo, fino al momento delle condoglianze di cui si usa accompagnare il dono dell’espresso.
Il caffè è però una delle bevande più popolari di tutto il pianeta. Forti di questo successo, i protagonisti del mondo del caffè stanno mettendo a punto innovazioni alternative legate al consumo del prodotto.
Una delle più originali è rappresentata dai cubetti di caffè masticabile. Proprio così: si tratta di una sorta di caramella gommosa, battezzata Go Cubes, che -secondo i suoi creatori- dovrebbe regalare ben quattro ore di concentrazione ed energia dopo il consumo.
Il principale vantaggio è che questa dose extra di caffè può essere assunta in qualsiasi momento, senza bisogno di moka, tazze o altro.
Già in vendita (ma non in Italia)
Ogni cubetto, dicono gli ideatori Michael Brandt e Geoffrey Woo, dovrebbe contenere circa 50 milligrammi di caffeina, più diversi integratori come teanina, vitamine B6 e B12 che servono a migliorare il livello di attenzione. Go cubes è per ora disponibile in gusti: Pure Drip, Mocha e Latte.
Sicuramente molto apprezzato oltreoceano, questo tipo di prodotto susciterà non poche perplessità nel nostro Paese: quanti sarebbero disposti a rinunciare al piacere di una tazzina in cambio di una caramella di caffè masticabile?
Soprattutto a Napoli dove la sveglia suona un po’ più presto che altrove: prima di uscire di casa per andare al lavoro o in qualunque altro posto, c’è un rito da compiere: preparare un caffè, con la vecchia moka o la macchinetta adattata per l’espresso a cialde o capsule per fare in modo che la giornata inizi con il piede giusto.
Lo diceva anche Eduardo in “Questi fantasmi”: “Si può rinunciare a tutto ma non a un buon caffè”. Che direbbe ora del caffè masticabile?
Eduardo Cagnazzi