In quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Ed è così che ogni 27 gennaio si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria, per non dimenticare l’orrore dell’Olocausto.
Ecco 5 film memorabili che vale la pena riguardare ancora.
“La vita è bella” di Roberto Benigni (1997)
Uno dei film più famosi sull’Olocausto a livello internazionale è senza ombra di dubbio “La vita è bella” di Roberto Benigni. Vincitore di 3 Premi Oscar, 9 David di Donatello e 5 Nastri d’Argento. Il protagonista è Guido, uomo ebreo solare e romantico che viene deportato in un lager nazista e tenta in tutti i modi di proteggere il figlio dagli orrori dell’Olocausto, fingendo che si tratti di un gioco, con annesso premio finale (Un carro armato vero).
Questa fu una scena clamorosa:
“Schindler’s list” di Steven Spielberg (1993)
Il film di genere per antonomasia è il capolavoro di Steven Spielberg “Schindler’s list”, che racconta la storia vera di Oscar Schindler, industriale tedesco che salvò la vita a 1200 ebrei destinati a morire nei campi di concentramento. Il film vinse 7 premi Oscar su 12 nomination. Oliwia Dabrowska personaggio simbolo che all’epoca del film aveva tre anni, oggi ha 32 anni e aiuta i profughi ucraini ad entrare in Polonia.
Ecco il trailer per il 25esimo anniversario dell’uscita nel cinema:
“Il pianista” di Roman Polanski (2002)
“Il pianista” del grande regista Roman Polanski è tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Wladyslaw Szpilman e racconta la storia di un pianista ebreo costretto a nascondersi costantemente per fuggire e sopravvivere agli scempi dell’Olocausto. Il film vinse 3 premi Oscar e 7 premi César.
Le prime e toccanti immagini di questo capolavoro:
“La scelta di Sophie” di Alan J. Pakula (1982)
Altro film degno di nota è “La scelta di Sophie” di Alan J. Pakula che parla di un aspirante scrittore che racconterà il segreto di un’ex detenuta di Auschwitz, interpretata da Maryl Streep, che con questo film ottenne il Premio Oscar.
Qui un assaggio della sua bravura in questo film:
“Il bambino con il pigiama a righe” di John Boyne (2006)
Ultimo in ordine di tempo è “Il bambino con il pigiama a righe” di John Boyne che racconta l’amicizia tra il figlio di un ufficiale dell’esercito nazista e un bambino ebreo rinchiuso in un campo di concentramento.
Un film che ha commosso tutti: