Sono italiane le navi ro-ro più giganti e di ultima generazione al mondo. Ed appartengono al Gruppo napoletano Grimaldi creato nel 1947. Si tratta delle “Eco Catania” e della “Eco Malta”.
Ognuna delle due navi della classe “GG5G” può trasportare 7.800 metri lineari di unità rotabili, pari a circa 500 trailer e 180 automobili, ossia il doppio rispetto alle unità della precedente classe di navi ro-ro impiegate dal Gruppo per il trasporto di merci di corto raggio.
L’aumento di capacità non incide, però, sui consumi di carburante, grazie all’adozione di numerose soluzioni tecnologiche altamente innovative che ottimizzano consumi e prestazioni: a parità di velocità, infatti, Eco Catania ed Eco Malta consumano la stessa quantità di carburante rispetto alle navi ro-ro della precedente generazione, e sono dunque in grado di dimezzare le emissioni di CO2 per unità di carico trasportata.
Emissioni che sono addirittura azzerate durante le operazioni portuali: quando sono ferme in banchina, Eco Catania ed Eco Malta utilizzano l’energia elettrica immagazzinata da mega batterie al litio che si ricaricano durante la navigazione grazie agli shaft generator e a 350 m2 di pannelli solari presenti a bordo, raggiungendo così l’obiettivo “Zero Emission in Port®”.
Un’importante novità per i porti di Venezia, Bari e Patrasso che da fine giugno saranno serviti da queste navi, come sottolineato da Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale:
«Dotarsi di navi zero emission in port rappresenta un investimento fondamentale per il futuro sostenibile dei nostri scali marittimi – ha commentato – L’immissione in linea di due nuovissime Eco della flotta Grimaldi, in sostituzione delle quattro Eurocargo che fino ad oggi hanno svolto il servizio, infatti, oltre a garantire un impatto emissivo pari a zero sul territorio, aumenterà esponenzialmente la capacità di trasporto dei rotabili dal porto di Bari. Questa evoluzione totalmente green non solo ci rende più competitivi sul mercato internazionale, ma ci permette anche di ottimizzare l’efficienza delle operazioni portuali, riducendo i tempi di transito e migliorando la produttività complessiva dello scalo. Un altro decisivo passo in avanti nel percorso di trasformazione dei nostri scali in hub polifunzionali ed ecosostenibili. Percorso che presto si arricchirà anche dei benefici dati dal cold ironing (l’elettrificazione delle banchine), il cui progetto è attualmente in fase di approvazione, e che ci condurrà a raggiungere l’obiettivo di un trasporto marittimo ecologicamente responsabile che garantirà una maggiore tutela della salute delle comunità locali e la conservazione degli ecosistemi marini».
«Con i nostri servizi marittimi altamente efficienti, frutto di anni di impegno ed investimenti concreti e di collaborazione con le autorità portuali, abbiamo costruito un solido ponte sulla dorsale Adriatica, da Venezia a Bari, che corre fino alla sponda greca dell’Adriatico; un ponte fondamentale sul quale si muovono ogni giorno centinaia di mezzi pesanti, spostati dalle autostrade di terra a quelle del mare», ha a sua volta affermato Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del Gruppo Grimaldi.
«Dal 26 giugno, questo ponte diventerà ancora più “verde”, come le livree delle navi ibride Eco Catania ed Eco Malta che impiegheremo sul collegamento regolare Venezia-Bari-Patrasso. Garantiremo, con le nostre operazioni, un ulteriore potenziamento dell’intermodalità marittima, e servizi di trasporto ancora più efficienti tra Italia e Grecia. Ancora una volta, l’impatto positivo dei nostri investimenti travalicherà i confini del settore dello shipping, generando più valore e sostenibilità non solo per i nostri clienti che operano nel trasporto di merci, ma anche per le comunità che gravitano intorno ai porti serviti dai nostri collegamenti».