Oggi è il 62esimo uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 30,7 miliardi di dollari. Eppure la vita per Leonardo Del Vecchio, il fondatore di Luxottica, non è stata mai liscia. La morte del padre, la vita in collegio, e i sacrifici per l’apertura della sua prima bottega, sono i tanti ostacoli che ha saputo superare grazie al coraggio, la determinazione e la voglia di sperimentare.
Una famiglia numerosa
“Una famiglia numerosa”, questa è la spiegazione che Del Vecchio da bambino riceve da sua madre quando gli comunica che sarebbe stato trasferito in un collegio. D’altronde, la donna, dopo la morte improvvisa del marito, non sa proprio come sostenere una famiglia troppo numerosa.
Leonardo in collegio ci rimane tanto tempo, fino all’età di 14 anni. Ha l’età per lavorare e si fa assumere come operaio alla Johnson, un’azienda che produce coppe e medaglie. I proprietari prendono di buon occhio quel giovane volenteroso e si impegnano affinché concluda i suoi studi. La mattina lavora e la sera segue corsi serali all’Accademia di Brera.
Dopo gli studi si trasferisce ad Agordo, un piccolo Paese della provincia di Belluno. Siamo nel 1958 e decide di aprire qui una prima bottega di montature per occhiali. Ha solo 23 anni ma già ha un grande intuito per gli affari e coraggio da vendere. D’altronde, tanto ce ne vuole per aprire una prima mini azienda in un paesino così piccolo, ma la scelta non è casuale: sa infatti che nel bellunese può trovare più facilmente manodopera specializzata, vista la presenza di diverse imprese del comparto occhiali nei paraggi.
Nel 1961 nasce il brand Luxottica
Tre anni dopo, trasforma la sua piccola bottega in una società che prende il nome di Luxottica. Inizia con quattordici dipendenti e produce inizialmente occhiali per conto terzi.
Tuttavia, la voglia di crescere non è mai sazia in lui e sceglie di mettersi in proprio lanciando un suo brand. I suoi occhiali, Luxottica, sono subito un successo che gli consentono di espandere l’azienda e fare delle acquisizioni: prima firma un contratto di licenza con Giorgio Armani, poi comprerà Vogue Eyewear e in seguito un brand iconico come Ray-Ban in una data storica per l’azienda, il 1999.
Gli anni Novanta vedono anche l’azienda entrare in Borsa, quotata a New York e all’inizio del decennio successivo anche a Milano.
La nascita di EssilorLuxottica e la partnership con Facebook
Malgrado abbia più di ottant’anni, Del Vecchio non ha perso il gusto del futuro. Negli ultimi anni ha ottenuto la fusione del suo brand con il colosso francese Essilor, e ha stretto una collaborazione con Facebook per la produzione degli smart glasses del social media lanciati nel settembre dello scorso anno.
«Sono partito dalla paura di avere un futuro condizionato da altri», è una sua frase che racchiude bene lo spirito che ha dominato tutta la sua vita.
