Se qualche anno fa avessero detto agli abitanti delle Isole Comore (poco meno di 200.000) che un giorno avrebbero avuto una nazionale di calcio che avrebbe preso parte ad un evento di portata internazionale come lo è la Coppa d’Africa, nessuno di essi ci avrebbe creduto.
E invece, quello che non era neanche un sogno (sarebbe occorsa troppa fantasia per poterlo arrivare a sognare) è diventato realtà.
Tra le nazionali che hanno preso parte quest’anno alla Coppa d’Africa c’è, infatti, anche quella delle Isole Comore, uno stato insulare che si trova tra il Mozambico ed il Madagascar, del quale in pochi, fino all’inizio della importante competizione calcistica, ne conoscevano l’esistenza.
“È un grande piacere aver raggiunto questo risultato tanto incredibile per il piccolo paese di cui ci sentiamo gli ambasciatori nel mondo” – è stato il commento del capitano della nazionale comoriana, Kassim Abdallah – “Grazie al calcio faremo conoscere le Isole Comore nel mondo”.
“Non avevamo nulla”
La Nazionale delle Isole Comore fino a qualche tempo fa non era nemmeno riconosciuta dalla FIFA.
Sono gli stessi calciatori ad ammettere che non avevano nulla per potersi allenare. Quel poco di materiale di cui disponevano lo portavano da casa. Impensabile l’idea di avere uno stadio. L’unico luogo a disposizione dei calciatori era un campo sterrato, per metà di terra e l’altra metà di erba.
Un progetto calcistico, dunque, partito praticamente da zero che nel corso degli anni ha acquistato sempre più spessore fino a diventare una vera e propria favola quando la Nazionale comoriana si è ritrovata, fianco a fianco con le altre squadre internazionali, alla Coppa d’Africa.
Oggi è l’azienda italiana Macron a fornire alla nazionale comoriana l’abbigliamento e le attrezzature sportive necessarie. La squadra inoltre dispone finalmente anche di uno stadio e di campi sintetici dove i calciatori possono allenarsi al meglio.
Grande festa: si riaccendono le speranze
Sulle Isole Comore è stata gran festa per giorni. Non si è parlato d’altro che della nazionale di calcio e della Coppa d’Africa. E se ne parla ancora nonostante la sconfitta ad opera del Camerun con il punteggio di 2-1. Le Isole Comore non proseguiranno il torneo, ma grande è la soddisfazione se si considera che hanno giocato l’ultima partita senza avere un portiere di ruolo (in porta il terzino sinistro Alhadhur) a causa del Covid e con soli 10 uomini in campo dopo l’espulsione al 5′ del capitano Nadjim Abdou.
Per gli abitanti delle Isole la partecipazione della nazionale comoriana alla Coppa d’Africa ha rappresentato una grande occasione. Il calcio ha riacceso le speranze di tantissimi giovani che vivono sulle Isole. Oggi essi hanno maggiori stimoli, i loro sogni sono molto più ambiziosi; sanno che i sogni possono realizzarsi. Basta solo volerlo!