Elon Musk potrebbe essere fuori strada quando punta tutte le sue fiche sul tavolo di Marte.
L’imprenditore visionario pensa a investire trilioni su Marte, per rendere il Pianeta abitabile, con ipotesi a volte anche stravaganti e folli (di seguito il video dove racconta che si potrebbe bombardare il Pianeta Rosso con l’atomica per riscaldarlo).
Secondo alcuni scienziati invece ci sono altri luoghi nello Spazio potenzialmente più abitabili e nei quali sarebbe possibile trovare forme di vita. La tesi è contenuta in una ricerca pubblicato su Nature Communications da alcuni ricercatori della Stanford University.
Una passeggiata sulla Luna (ma di Giove)
Secondo lo studio una delle superfici più abitabili dell’Universo sarebbe una delle lune di Giove, chiamata Europa. Quest’ultima già da tempo ha attirato l’attenzione degli scienziati di tutto il mondo in virtù di uno spesso strato di ghiaccio che la caratterizza.
Strato di ghiaccio che ricorda molto da vicino i ghiacciai della Groenlandia che hanno al loro interno delle sacche d’acqua. Pertanto, una simile presenza di acqua potrebbe celarsi al di sotto del guscio dello strato di ghiaccio di Europa. Insomma, le formazioni presenti sulla luna di Giove sono molto simili a quelle che si ritrovano sulla superficie della calotta glaciale della Groenlandia.
Una “M” in comune
Osservando Europa gli scienziati hanno poi scoperto la presenza di una cresta che ricorda la lettera M, grosso modo come la doppia cresta che si nota in Groenlandia.
Gli scienziati sanno che la M in Groenlandia si è formata a seguito dei processi di congelamento e ricongelamento, in luoghi “dove l’acqua dei laghi e dei corsi d’acqua superficiali spesso defluisce nella superficie vicina e si ricongela”, riprendendo un virgolettato di Riley Culberg, autore dello studio.
In un modo simile, secondo il team di ricercatori, la forma di M sui ghiacciai di Europa si sarebbe formata proprio grazie alla forza dell’acqua che giunge da un oceano sotterraneo.
Eppur si muove
Se questa tesi fosse confermata il blocco di ghiaccio che avvolge Europa non sarebbe allora fisso, ma a condizionarlo agirebbero processi geologici e idrologici. Gli stessi che potrebbero essere alla base della vita.
«Stiamo facendo un grande passo per migliorare la nostra comprensione su quali processi effettivamente dominano la fisica e la dinamica dello strato di ghiaccio di Europa», ha dichiarato Culberg alla stampa.