Dal titolo sembrerebbe un articolo divertente, l’evoluzione del polpo Paul che indovinava ai Mondiali di Calcio 2010 chi vincesse la prossima gara. Così non è. Si tratta di un sos contro l’inquinamento da plastica che attanaglia i mari e gli oceani di tutto il mondo.
Il tutto si traduce nella mostra “Watersurface”, nell’ambito del programma culturale di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, con gli scatti di tre fotografi subacquei di fama internazionale: Nicholas Samaras, Pasquale Vassallo e Guido Villani.
Visitabile fino al 31 dicembre, attraverso un percorso espositivo sul molo di Marina Chiaiolella a Procida, raffigurano tra i vari momenti anche una medusa che cattura con i suoi tentacoli l’involucro di un cioccolatino, un’altra un cotton fioc, ma il più iconico è quello che ritrae un cavalluccio marino aggrappato a una mascherina monouso, proprio a tema pandemia.
“Entro il 2025 gli oceani conterranno una tonnellata di plastica ogni tre tonnellate di pesce ed entro il 2050 ci sarà più plastica che pesce. Nell’Oceano Pacifico, tra la California e le Hawaii, galleggia un’isola di plastica di 1,6 milioni di km2, più di 400.000 volte la superficie dell’isola di Procida” ha spiegato Agostino Riitano, direttore di Procida 2022.
“Il Mediterraneo, secondo la ricerca ‘Beach Litter’ di Legambiente, ha per ogni 100 metri lineari di costa circa 670 rifiuti. La plastica rappresenta il 95% dei rifiuti in mare aperto: 134 specie tra pesci, uccelli, tartarughe e mammiferi marini, sono vittime dell’ingestione di plastica. Con questa grande mostra fotografica, che ben si sposa con il senso del nostro dossier, lanciamo così un messaggio forte e chiaro per la salvaguardia degli ecosistemi marini e dell’intero pianeta”, ha concluso Riitano.
Immagini di sorprendente efficacia e di grande impatto, perché alte tre metri, e realizzate anche nel golfo di Napoli, percorreranno per 50 metri il molo del porto di Chiaiolella, contribuendo in modo significativo alla rigenerazione di una sua area.
“Con i nostri scatti, realizzati in giro per il mondo, raccontiamo i rischi quotidiani che le specie marine corrono a causa dell’uomo e del nostro impatto con l’auspicio che la resilienza di alcune specie non ridimensioni il nostro senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente”, spiega Pasquale Vassallo, già premiato con il prestigioso “Plongeur dʼOr” (Marsiglia, 2011) e “The Underwater Photographer of the Year” Marine Conservation (Londra, 2020).
Con lui espongono Guido Villani, biologo marino presso l’Istituto di Chimica Biomolecolare del C.N.R. di Pozzuoli, che ha partecipato a numerose campagne di campionamenti e documentazioni fotografiche subacquee in Mediterraneo ed in vari paesi esteri, e Nicholas Samaras, uno dei più appassionati e impegnati fotografi subacquei a livello mondiale. Il suo amore e la sua dedizione per il mare e le sue creature, insieme al suo caratteristico sforzo di far emergere la bellezza del mondo marino con un’estetica unica, lo hanno fatto affermare in un periodo di tempo molto breve sia in Grecia che all’estero, con premi di rilievo (tra cui il G.D.T. European Wildlife Photographer of the Year e gli Ocean Photography Awards) e collaborazioni con National Geographic, BBC Wildlife e Scuba Diving.