Per tutti è il re del cashmere, ma Brunello Cucinelli ha dimostrato di essere molto di più. Nato nel 1953, crea nel 1978 il suo impero che ha sempre saputo guardare ai profitti senza, tuttavia, perdere di vista l’etica del lavoro e il rispetto dell’ambiente.
Figlio di agricoltori, frequenta la facoltà di ingegneria dall’università, ma poi decide di lasciare tutto, ispirato da un libro di un autore americano, Theodore Levitt. Dell’autore condivide i suoi pensieri di puntare sulla produzione di beni artigianali speciali e si lancia nel business del cashemere, perché rappresenta un prodotto che dura per sempre.
Una gestione illuminata dei lavoratori
L’imprenditore ha sempre voluto unire profitto ed etica. Negli anni ha scelto, per esempio, di destinare il 20% degli utili della sua azienda a una sua fondazione non a scopo di lucro, paga i salari dei suoi lavoratori del 20% più alti rispetto al settore e ha anche finanziato una scuola a Solomeo per formare i giovani. Tanto spazio anche per il tempo libero, al quale i suoi dipendenti non devono rinunciare, per loro c’è il divieto di lavorare, leggere o inviare email dopo le 17:30.
Questa importanza del benessere dei lavoratori è nata per le esperienze negative di suo padre che, da agricoltore, va a lavorare in fabbrica. Cucinelli, di quel momento della sua vita, ricorda le umiliazioni e le offese che il padre riceveva, oltre ai salari bassi a fronte del duro lavoro del genitore. Per questo, decide di mettere nella sua azienda al primo posto “la dignità umana”.
712 milioni di revenue nel 2021
I suoi principi etici non solo slegati dal profitto: nel 2021 la sua azienda ha ottenuto revenue per 712 milioni di euro, con una crescita del + 30,0% rispetto al 2020.
La crescita continua anche nel 2022. il fatturato del secondo trimestre è risultato leggermente sopra le attese a 218 mln (+46% su anno), confermando una decisa accelerazione rispetto al primo trimestre.
Due sono i valori che secondo l’imprenditore hanno guidato la crescita negli anni. Il primo è il “profitto con dignità”: “I nostri maglioni di cachemire hanno un prezzo di vendita di 3000 dollari, ma il profitto deve essere dignitoso. Deve rispettare il produttore delle materie prime, l’artigiano e tutti coloro che lavorano per l’impresa. E anche il consumatore deve essere rispettato. Deve esserci un equilibrio tra tutti questi fattori”, ha raccontato in un’intervista a un giornalista americano, Om Prakash Malik.
Nella stessa intervista, ha evidenziato che un altro dei valori che spiegano i profitti della sua azienda è la sua ferma convinzione nelle qualità degli esseri umani. Tutti in azienda si sentono importanti e tutto si basa sulla stima reciproca, nella convinzione che proprio il rispetto e il benessere in azienda siano capaci di stimolare la creatività e migliorare le performance.