Niente più autobus o metrò per raggiungere il centro di Napoli dall’aeroporto. E viceversa. Niente più disagi per gli uomini d’affari intrappolati nel traffico sulla tangenziale tra Capodichino e il centro cittadino. E né più ingorghi o deviazioni di percorso per i mezzi pubblici a causa di frane o altre calamità per turisti facoltosi diretti in Costiera Amalfitana.
Dopo Roma Fiumicino anche la città di Napoli potrebbe avere infatti in un prossimo futuro i suoi velocissimi taxi volanti per collegare l’hub aeroportuale partenopeo alle principali località turistiche della regione, come le isole del golfo e la stessa Costiera. Allineandosi di fatto alle grandi città estere.
Il progetto nasce dall’accordo tra il Distretto aerospaziale campano e la Gesac, la società di gestione degli aeroporti di Napoli e Salerno. Se non interverranno intoppi, la sperimentazione del taxi volante si terrà nel corso del 2023: il velivolo non avrà bisogno di una pista di partenza appositamente studiata, ma solo di uno spazio circoscritto proprio come un elicottero, sarà dotato di quattro posti a sedere e di eliche interne, potrà raggiungere un’altezza di 500 metri e volare a 100 chilometri all’ora.
Quest’altezza consentirebbe al taxi volante di evitare qualsiasi coda di traffico: per questo motivo è pensato soprattutto per insidiarsi come soluzione per rendere realmente efficace il trasporto pubblico, andando a sostituire i normali taxi e la stessa metropolitana in costruzione dal Centro direzionale.
L’idea parte da uno dei progetti presenti nel piano Urban Air Mobility, un concetto che può sembrare fantascientifico ma che, anno dopo anno, sta diventando realtà potendo raggiungere spostamenti a corto raggio e a bassa quota.
Del resto servizi di elitaxi sono già in servizio a Los Angeles, New York, Tokyo, San Paolo del Brasile e Città del Messico. Proprio un piccolo elicottero ha effettuato a ottobre il primo test ufficiale con passeggero a bordo del taxi volante Volocopter collegando il centro della Capitale con Fiumicino in appena venti minuti.
«La tappa di oggi è una tappa fondamentale, per la prima volta in Italia una persona vola con un velivolo di questo tipo. E oggi per la prima volta apriamo le operazioni nel nostro primo vertiporto. Ovvero l’infrastruttura di terra che deve gestire questi velivoli», aveva dichiarato nel corso della presentazione due mesi fa l’ad di Adr (l’accordo europeo che regolamenta il trasporto di merci e rifiuti pericolosi su strada pubblica), Marco Troncone.
Anche Volocopter è studiato per fare tratti brevi, evitare il traffico ed essere particolarmente “green”. Se si pensa alla congestione delle strade della Capitale o delle grandi città all’ora di punta, l’opzione taxi volante niente emissioni sembra veramente un sogno.
Eduardo Cagnazzi