Se le più belle e strane panchine al mondo si trovano a Stoccolma, quella a più alta quota, posizionata a 2.860 sul livello del mare, sulla Valtournenche, la più lunga al mondo è a Milano, nel parco “Industria Alfa Romeo” del Portello.
Questa panchina è lunga ben 208 metri, è stata realizzata in un parco che costeggia un laghetto artificiale, e costruita in legno americano con una forma curvilinea che si adatta al paesaggio circostante.
Per edificare questo vero e proprio capolavoro architettonico in una zona dismessa degli stabilimenti Alfa Romeo degli anni Ottanta non è stato facile: sono state assemblate 1.800 stecche di legno lunghe quattro metri ciascuna, 500 gambe in ferro e 25 mila viti.
La sua realizzazione si deve a Pacchiarini, un’azienda di Onore in provincia di Bergamo, specializzata in arredo urbano. Si tratta di un’impresa familiare arrivata alla quarta generazione che nel corso degli anni si è cimentata in progetti importanti, ma mai di una portata tale come quella del parco del Portello.
Che la sua costruzione non sia stata facile lo dimostra la fase di progettazione che ha visto la preparazione di diversi tipi di prototipi prima di ottenere il risultato ottimale, soprattutto perché la conferenza lungo cui si sviluppa la panchina non ha lo stesso raggio in tutti i punti.
Nessun dubbio sulla scelta dei materiali da parte della ditta costruttrice: il legno che ha prevalso su altre opzioni per le sue proprietà termiche. Utilizzando l’alluminio, il ferro oppure la plastica, la panchina sarebbe stata gelida durante l’inverno e rovente l’estate.
A contribuire alla scelta del legno è stato anche l’inquinamento atmosferico che corrode diversi materiali e la supersostenibilità con l’ambiente che la circonda.